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Il Trust

Protezione e passaggio generazionale: la cassaforte giuridica dell’imprenditore.

Origini del Trust

Il Trust, strumento squisitamente “british”, frutto del sistema giuridico flessibile e pragmatico fondato sulla common law anglosassone, ha origini lontane. Fu usato in passato da regnanti e nobili che cedevano la gestione delle loro proprietà durante missioni lontane e pericolose. Si dice che l’origine dei trust risalga all’epoca in cui i cavalieri proprietari terrieri, inizio anno 1000, prima di partire per le crociate trasferivano i beni di famiglia a nobili fratelli, affinché questi provvedessero ad utilizzarli, in loro assenza, per mantenere la moglie e la loro famiglia. Capitava a volte che i nobili fratelli decidessero in assenza del cavaliere di utilizzare i beni per se stessi, destituendo di ogni ricchezza la famiglia del cavaliere. In tal caso si faceva appello direttamente al Re per restituire i beni e le proprietà alla famiglia. Tutto ciò, ovviamente, secondo la tradizione letteraria sui trust.

Le origini moderne del trust si collocano in epoca medioevale, sulla scia del concetto romanistico di fiducia. Già a quei tempi si poteva assistere a fenomeni che oggi qualificheremmo come trust: sovente la terra veniva affidata ad un soggetto detentore che lo lavorava a beneficio di un terzo, allo scopo di raggiungere determinati obiettivi. Con tale meccanismo si intendevano aggirare le pesanti imposte feudali gravanti sulle successioni di immobili, oppure consentire a gruppi ecclesiastici che avevano fatto voto di povertà di detenere, sia pur indirettamente, la proprietà di beni immobili dai quali trarre i conseguenti benefici.

Nell’esperienza giuridica inglese del common law, il trust sorse, infatti, come mezzo per superare i limiti che il sistema giuridico feudale inglese poneva nei confronti di determinati soggetti o nell’uso di istituti per il trasferimento della proprietà di beni immobili a favore di un terzo fiduciario che aveva l’obbligo di trasferirne le rendite al primo proprietario e alla morte di quest’ultimo di ritrasferire i beni al soggetto o ai soggetti indicatogli. L’effetto di tale trasferimento era che i terzi diventavano i titolari della proprietà agli occhi della legge, ma mantenevano il loro titolo legittimo sulla proprietà per il beneficiario del trasferente e di qualsiasi altro nominato beneficiario.

Passaggio cruciale nell’utilizzo dell’istituto del Trust nei paesi non anglosassoni è stata la Convenzione dell’Aja stipulata nel 1° luglio 1985 e introdotto dagli stati europei e dalla Svizzera negli anni successivi. Lo scopo della Convezione è stato quello di rendere utilizzabile un istituto di antica conoscenza e di fondamentale importanza per i sistemi di common law anche all’interno di paesi di diversa tradizione giuridica ai quali lo stesso era fondamentalmente sconosciuto.

La convenzione dell’Aja è entrata in vigore nei diversi paesi con tempi e modalità diverse, come ad esempio il 16 Ottobre del 1989 in Italia, il secondo paese ad introdurre l’istituto del Trust dopo l’Inghilterra, mentre in Svizzera è entrata in vigore il 1 luglio 2007.

Cos'è il Trust

Il Trust è uno strumento giuridico attraverso il quale il disponente assegna beni ad un altro soggetto, il trustee, che ha l’obbligo di gestirli nell’interesse di beneficiari determinati o di una categoria di beneficiari o per la realizzazione di uno scopo.

Guardiano

Trust

Disponente

Beneficiari

Trustee

La versatilità, carattere insito del Trust, lo rende uno strumento particolarmente adatto alla pianificazione patrimoniale ed ereditaria, in grado di adattarsi a molteplici scopi inerenti la sfera familiare e aziendale.

Gli obiettivi principali del Trust:

- Protezione
- Flessibilità
- Governance
- Garanzia
- Continuità
- Confidenzialità